Intelligenze artificiali, automazione, algoritmi, robot, macchine sempre più raffinate stanno mettendo fuori gioco già interi settori.
Attualmente almeno il 50% delle attuali occupazioni sono a rischio.
E non solo quelle routinarie a bassa qualificazione ma anche le attività riflessive e creative.
Lo sai che già esiste un robot-software che scrive articoli per la rivista Forbes sostituendo totalmente la figura del giornalista?
Devi preoccuparti?
Elon Musk, amministratore delegato di Tesla, ha detto “La gente deve iniziare seriamente a preoccuparsi dell’Intelligenza Artificiale… ma finché non vedranno i robot scendere in strada e uccidere qualcuno, le persone non capiranno”.
I robot sono in grado di fare tutto meglio di noi.
Nei prossimi 5-10 anni, infatti, l’Intelligenza Artificiale metterà a rischio almeno 10 milioni di posti di lavoro, più di quanti sono stati cancellati negli Stati Uniti dalla crisi economica del 2007-2010.
Quali sono i lavori maggiormente minacciati?
Al primo posto cuochi e inservienti, seguiti al secondo posto dagli addetti alle pulizie e, al terzo, da facchini e magazzinieri. Tutti impieghi ad alto rischio di estinzione, in quanto potrebbero essere facilmente rimpiazzati dai servizi forniti dai robot.
Un medio livello di rischio è previsto per i venditori dei negozi.
Lo studio calcola che sono in pericolo 5 milioni di commessi dei negozi nei prossimi 10 anni.
Anche loro potrebbero, almeno in parte, essere sostituiti, magari dalle macchine erogatrici di prodotti o semplicemente dalla piena affermazione delle vendite online.
Lo sai che anche la professione dell’avvocato oggi è minacciata dall’intelligenza artificiale.
Quella che viene chiamata “quarta rivoluzione industriale” è già in corso e interessa tutti noi.
Lo sai che il 65% dei lavori per i futuri giovani (Generazione Z) ancora non esistono?
Ma in definitiva, quale futuro ci aspetta, quindi?
Un mondo oscuro dominato dalle macchine come in Matrix oppure una pacifica convivenza con miglioramento della qualità della vita grazie ai robot?